Al di là delle celebrazioni, un po' stereotipe, del genio universale, Leon Battista Alberti è uno degli intellettuali più originali e più difficilmente classificabili della cultura italiana. Questo Meridiano permette per la prima volta di accedere alla varietà delle sue scritture e di scoprirne il temperamento volitivo, talora sprezzante nei giudizi, pragmatico e erudito, come testimoniano in prima istanza le opere di più ampio respiro contenute nel volume, le Intercenali e L'architettura. Oltre a inquadrare storicamente la figura dell'Alberti, nella sua Introduzione Giulio Busi tratteggia un vero e proprio affresco di quella fervida epoca in cui egli visse e operò; allo stesso modo, la scelta e la disposizione dei testi riflette i campi di interesse in cui fu attivo l'autore: opere comico-umoristiche, opere di carattere morale e trattatistica d'arte. Completa il Meridiano un'ulteriore sezione, intitolata Amore e vita, che raduna le Rime e l'Autobiografia, a dimostrazione della versatilità di questo autore e della profondità multiprospettica della sua opera. Sia per gli scritti in latino sia per quelli in volgare, vengono riproposte le traduzioni e le edizioni più autorevoli, affiancate da un commento originale e rivolto a un vasto pubblico, sempre a cura di Busi.