Dalla ricca messe di immagini (illustrazioni, disegni, sketchbook) che costituiscono e rendono preziosa quest'opera, ben scandite su più registri tematici, ora intense e lascive, ora più giocose e disimpegnate, emergono con prepotenza le inconfondibili sembianze di Druuna. D'altra parte, non potrebbe essere diversamente, essendo lei la prosperosa protagonista della lunga, pluridecennale e blasonata saga di "Morbus Gravis", il personaggio feticcio di Paolo Eleuteri Serpieri, quello che lo ha reso famoso in mezzo mondo come l'ideatore di un originale universo disegnato fanta-erotico e che gli ha assicurato a buon diritto un posto d'onore nella storia del fumetto. Con Druuna, character dalle irresistibili, conturbanti connotazioni muliebri, dapprima inserito in un contesto più strettamente fantascientifico, poi via via protagonista di vicende più aperte al genere avventuroso e fantastico in senso lato, Serpieri ha portato a compimento la propria ricerca estetica sul modello di donna a lui più congeniale. Di più: partendo ? per sua stessa ammissione ? dallo studio di figure reali, egli ha visualizzato graficamente la foggia ideale della propria controparte femminile. Ne ha tratteggiato una sorta di identikit definitivo che ha il suo punto di forza in un corpo procace e flessuoso, dotato di un monumentale fondoschiena con glutei scolpiti come quelli d'una ginnasta, che sprigiona un'energia erotica senza tempo. Una donna formosa e carnale, calda e seducente, con un tocco di esotismo nel volto e nel colore della pelle che le conferice un imprinting primordiale e selvaggio, rendendola vieppiù attraente. E se balza subito agli occhi quanto la medesima essenza femminina si riverberi su tutte le altre sagome donnesche modellate dall'Autore, sia nelle pagine a seguire che nel corso della sua lunga carriera ? a cominciare da quelle indimenticabili, avvenenti silhouette di indiane pellerossa che contrappuntano di eros le sue celebri storie western "crepuscolari" ?, è solo e soltanto per il motivo trica, infatti, egli riesce a rendere con estrema efficacia delle forme tanto "piene" ed "esuberanti" da sembrare quasi a tutto tondo. Le generose curve femminee tratteggiate in tal guisa da Serpieri hanno immediatamente catturato l'immaginario erotico di una vasta platea di estimatori, proprio perché sembrano uscire dalla pagina con disarmante vitalità e, caratterizzate da una potente plasticità tridimensionale, vanno spudoratamente incontro alle fantasie dei lettori. Anche il carattere e l'indole più intima del personaggio sono stati ben esemplificati dall'Autore nel corso dei nove episodi a fumetti finora realizzati, in cui Druuna, il più delle volte, è stata protagonista assoluta. Storie sospinte a tratti da vivide sequenze erotiche, dove le scene d'amore e di sesso, un'imprescindibile costante sin dal principio, si sono fatte sempre più esplicite e dettagliate, fino al punto da non nascondere più nulla al fantasticare di chicchessia. Se per un verso Druuna appare tenera e candida, pura e ingenua, dolce e incontaminata, dall'altro, non di meno, si rivela perversa e amorale: non conosce né complessi di colpa né il senso del peccato. In questo, come Serpieri ha più volte ribadito con estrema coerenza nell'ambito di numerose interviste e incontri col pubblico, non vi è alcuna contraddizione in termini. Druuna ama in tutto e per tutto, sempre e indiscutibilmente. Ama gli amici come i nemici e ama persino quando del suo splendido corpo abusano, senza ritegno né scrupolo alcuno, esseri mutanti o veri e propri mostri ributtanti. Druuna fa sesso con disinvoltura e, almeno quando le circostanze glielo consentono, l'atto sessuale diviene un gioco del tutto naturale finalizzato al piacere più intenso, quasi esasperato: un godimento assoluto privo di qualsivoglia sovrastruttura emotiva...» (Dall'Introduzione di Daniele Bevilacqua)