Il libro esamina i principali metodi di lettura e di valutazione del paesaggio utilizzati in vari Paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna, Svizzera) e negli Stati Uniti d’America. Fa riferimento alla nozione di ‘paesaggio’ come manufatto, intreccio inscindibile tra cultura, storia e natura, ma anche come ‘occhiale’ problematico per leggere e progettare i luoghi di vita. È nozione diversa da quelle di ‘ambiente’ e di ‘territorio’, che, nella loro specificità disciplinare e operativa, hanno propri metodi di lettura di cui questo studio non si occupa, se non per i riflessi e le connessioni con quelli del paesaggio. Il campo di ricerca riguarda, prevalentemente, le metodologie utilizzate negli strumenti di pianificazione, progettazione e governo del paesaggio dalle amministrazioni pubbliche, con particolare attenzione per la scala comunale e comprensoriale. In particolare, per ogni Paese, si sono messi in evidenza i principali ‘indicatori’ utilizzati per la descrizione dei paesaggi, le modalità per la definizione di eventuali ‘unità di paesaggio’, i criteri per la ‘valutazione’ a fini operativi. Si sono studiate le modalità del processo conoscitivo: le fonti, gli strumenti tecnici e i modi di elaborazione dei dati, i caratteri degli elaborati analitici e progettuali (carte, schede, disegni, strumentazione informatica, ecc.), anche in relazione con le specifiche finalità operative. Due brevi saggi finali sottolineano problemi aperti (la rappresentazione del paesaggio, con numerosi esempi) e risorse conoscitive (il contributo degli studi di matrice archeologica).