L’arco di anni che racchiude la vita di Machiavelli (1469-1527) si presenta come un’età di profonde trasformazioni, che investono la stessa visione del mondo fino allora dominante. Le grandi navigazioni e i viaggi di scoperta spalancano orizzonti sconosciuti. Nel frattempo, l’Italia e l’Europa attraversano vicende cruciali: la Francia, superato il secolare conflitto con gli inglesi, ristabilisce la sua potenza; i regni spagnoli si uniscono sotto una sola corona che si avvia a imporre la propria egemonia in Europa; gli Stati italiani sono travolti da guerre che ne mettono in crisi radicale l’autonomia. E nel 1517 si accende in Germania la rivoluzione religiosa protestante, destinata a mettere in luce i cambiamenti profondi avvenuti nelle credenze e nei sentimenti popolari, e a proiettare sul futuro dell’Europa le sue conseguenze più drammatiche: le guerre di religione e l’offensiva della Controriforma cattolica. Machiavelli è consapevole delle trasformazioni che stanno alterando la scena del mondo, e avverte l’esigenza di adeguare ad essa le istituzioni e le regole della vita politica. Le funzioni da lui esercitate nella Repubblica fiorentina affinano la sua riflessione. Cogliere il nesso fra la sua attività e le sue opere, divenute ben presto fondamentali per comprendere le vicende degli uomini uniti in società politiche, è il motivo di fondo di questo libro, che Corrado Vivanti - tra i maggiori studiosi di Machiavelli - ha voluto concepire come la sintesi e il suggello di una lunga attività di ricerca, e che si propone di offrire un ragguaglio degli scritti più famosi, dal Principe alla Mandragola, dai Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio all’Arte della guerra, alle Istorie fiorentine. Fondata sulla lezione delle cose antiche e sull’esperienza delle cose moderne, l’opera del Segretario fiorentino si mostra così, ancora una volta, in grado di promuovere una migliore intelligenza dei tempi e del mondo.